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1. INDIVIDUAL CREATIVITY

Provando a dare una definizione di "creatività", abbiamo qui riportato quelle definizioni emerse dall'analisi dei contributi scientifici considerati.

Joly [1] considera la creatività come:

"l'arte di definire i problemi e suggerirne opportune soluzioni" (Joly, 1993)

Inoltre egli definisce la creatività come:

  1. la capacità di produrre nuove soluzioni collegando tra loro eventi privi di relazioni, invece di utilizzare dei processi logici;
  2. l'azione della mente che consiste nel collegare insieme informazioni in modo imprevedibile, in modo da costituire un nuovo ordine.

Ad ogni modo, lo stesso Joly afferma che entrambe le definizioni ignorano il fatto che la creatività parte da una buona formulazione del problema. In altri termini, entrambe le definizioni mirano a descrivere come ottenere la creatività, invece di spiegare l'obiettivo della creatività.
Joly afferma che, per definire un problema e risolverlo attraverso l'uso di una creatività provocata, è necessario adottare un metodo di lavoro adeguato, che è molto differente da quello normalmente utilizzato, dal momento che utilizza alcune tecniche adeguate.

In termini pratici, per applicare la creatività si devono seguire simultaneamente due percorsi:

  1. Il primo percorso è di tipo psicologico e richiede:
    • di eliminare le inibizioni, cioè parlare degli ostacoli personali e naturali;
  2. il secondo percorso è di tipo logico e implica:
    • l'impiego di un ben definito processo di azione;
    • le intuizioni basate su tecniche e metodi scelti propriamente e adattati allo specifico problema che si deve risolvere;

Bertone considera la creatività come:

"l'abilità di pensare fuori schema, arrivando a conclusioni nuove e funzionali, adatte a risolvere un problema o ad cogliere un'opportunità" (Bertone, 1993)

La definizione di creatività implica un altro elemento, dato dall'anticipazione di un problema e dalla ricerca di una opportunità. Le tre parole chiave nella definizione di creatività sono:

Bertone presenta passo passo la sua definizione di creatività. Un primo elemento della creatività deriva dalla distinzione tra abilità manageriali non specifiche (soft skills) e specifiche (hard skills). Le prime sono la creatività, la leadership, la comunicazione e la capacità di apprendere. Le altre sono le abilità in produzione, in finanza, in marketing e così via. La creatività, quindi, è un'abilità non specifica, da aggiungere alle altre tradizionali capacità manageriali. Inoltre, essa è posseduta da chiunque, in misura diversa, e può essere migliorata.
La creatività è la capacità di trovare la soluzione adatta per un problema ed inoltre nuova, utile, appropriata e corretta. Per di più questa soluzione è una soluzione creativa quando è cercata e trovata al di fuori di schemi già noti e usati da qualcun altro.

Con l'espressione "pensando fuori schema" egli intende l'uso del pensiero laterale e divergente. Utilizzando la definizione proposta da Guilford, il pensiero laterale e divergente può essere definito come la capacità di affrontare problemi che non sono ben definiti e strutturati come quelli proposti dai tradizionali test attitudinali. Gli elementi fondamentali del pensiero laterale e divergente sono:

Teresa Amabile [2] afferma che gli "ingredienti" fondamentali della creatività individuale sono: l'esperienza in uno specifico campo o esperienza, cioè quelle abilità settoriali che rappresentano la padronanza di una particolare area; il secondo ingrediente è la capacità di pensare in modo creativo, in altri termini la capacità di guardare agli eventi da una nuova prospettiva e immaginare un più ampio range di possibilità; infine, il terzo e ultimo ingrediente è la motivazione intrinseca che deriva dal piacere di fare una cosa specifica.
Secondo Jaoui [3] la creatività è caratterizzata da una attitudine o una decisione, esplicita o implicita, di esercitare un controllo sulla realtà per da modificarla.
In più, egli afferma che lo strumento principale per una strategia di successo è la creatività pratica, cioè la metodologia che permette di sviluppare e usare efficacemente la propria capacità di inventare soluzioni originali ed accettabili. Essa mira ad aiutare a scoprire ed accrescere le risorse individuali, a fare chiarezza sugli obiettivi in modo da prendere decisioni ed elaborare una strategia vincente.
Comunque, la creatività può essere praticata sia individualmente che in gruppo, essendo ad ogni modo necessario definire che cosa si debba intendere per creatività in contesto collettivo e principalmente organizzativo.
A questo punto è necessario parlare di creatività in un contesto collettivo e organizzativo.


[1] J.P. Guilford, Way Beyond the IQ, Creative Education Foundation, 1977.
[2] T.M. Amabile, "How to kill creativity", Harvard Business Review, Settembre/Ottobre, 1998, pg. 76-87.
[3] H. Jaoui, Créatifs au quotidien. Outils et méthodes, Paris, Editions «Hommes et Perspectives», 1991.


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