CLASSE |
A |
FASE |
Mappatura esterna |
CAMPI DI APPLICAZIONE |
Tutti i processi creativi in generale, con particolare propensione allo sviluppo prodotto. |
PRESUPPOSTI |
La tecnica richiede una fase preliminare di formazione. Essa inoltre richiede la compilazione di un questionario e la disponibilità di un software statistico per l'analisi dei dati. |
PRO |
Fornisce una rappresentazione visiva della relazione tra prodotto e consumatore.I |
CONTRO |
La tecnica è particolarmente dispendiosa in termini di tempo dal momento che è basata su di un questionario. Non è ancora stata sviluppata una specifica chiave di lettura per interpretare la mappa finale. |
DESCRIZIONE |
L'analisi attributi-valori si riferisce alla relazione tra impresa e ambiente. Questo metodo è uno strumento per sviluppare la fase di mappatura esterna del processo creativo. Questa tecnica, derivata dalla "catena mezzi-fini" (Reynolds e Gutman, 1988), utilizza la semplicità e l'efficacia della rappresentazione grafica tipica delle mappe mentali in una nuova metodologia che, attraverso un'intervista diretta tramite questionario e l'utilizzo di una «statistica» appropriata (l'analisi di correlazione canonica), produce come output una mappa mentale che può fungere sia da strumento di controllo (feedback), sia per stimolare la successiva fase di generazione di idee nel processo creativo aziendale considerato in precedenza. Introduzione alla metodologia Prodotti e servizi possono essere caratterizzati da un certo insieme di attributi. Ogni marchio o prodotto si presuppone abbia certi livelli di performance per ciascuno di questi attributi. Il consumatore assegna un giudizio complessivo ad uno specifico prodotto in base a come ritiene esso si comporti rispetto ai vari attributi e in base a quanto importanti sono questi attributi. In tal senso vogliamo capire e misurare i significati che i prodotti hanno per i consumatori, in modo da posizionare prodotti e marchi in modo migliore. Una teoria che permette di comprendere tutto ciò è l'analisi attributi-valori. Questa teoria stabilisce un collegamento diretto tra gli attributi di un prodotto e i bisogni individuali e sociali dei consumatori, cioè i cosiddetti valori personali. Infatti questa teoria si basa sull'assunto che "un prodotto o un servizio sia un mezzo che il consumatore utilizza per raggiungere uno scopo (cioè per soddisfare uno o più dei suoi valori personali)" (De Heer e Van Houten, 2001). In tal senso prodotti e personalità possono essere correlate. In questo modo, si suppone che i beni possano essere descritti attraverso i loro attributi e, allo stesso modo, che i consumatori compiano delle scelte secondo alcuni valori personali che essi intendono soddisfare utilizzando il prodotto. Quindi si comprende quanto sia importante la corretta comprensione del collegamento tra attributi e valori, specialmente in un contesto di sviluppo prodotto. Elementi dell'analisi L'analisi attributi-valori guarda a due aspetti fondamentali dell'ambiente esterno: gli attributi e i valori. Attributi Gli attributi si possono riconoscere all'interno di ogni prodotto o servizio e sono definiti come le caratteristiche fisiche attraverso le quali il prodotto può essere descritto. È di fondamentale importanza definire quali siano gli attributi più importanti di uno specifico prodotto e in che modo essi si relazionino con i valori personali di un consumatore.
Valori I valori sono rappresentazioni mentali di importanti obiettivi personali o bisogni che i consumatori cercano di soddisfare utilizzando o acquistando il prodotto. Il concetto di "soddisfazione" è qualcosa di molto personale e intangibile che coinvolge significati simbolici. In tal senso esso è spesso accompagnato da forti reazioni emotive. Per esempio, il sistema emotivo produce sensazioni positive se uno o più valori ricercati vengono soddisfatti, come ad esempio "l'autostima". Al contrario, una risposta emotiva negativa, come la "rabbia" si manifesta quando il soggetto non è in grado di soddisfare alcuni dei suoi valori personali. In altri termini, la soddisfazione di alcuni valori produce sensazioni positive e viceversa. In accordo con quanto affermato, il significato di un prodotto può essere diverso a seconda dei valori bramati dai consumatori. Obiettivo dell'analisi L'obiettivo dell'analisi attributi-valori è quello di analizzare in profondità le relazioni tra le variabili che descrivono i prodotti dell'impresa (gli attributi) e le variabili che descrivono i consumatori (i valori personali), per comprendere:
Passi metodologici L'implementazione dell'analisi attributi-valori richiede che vengano seguiti diversi passi, alcuni dei quali coinvolgono direttamente il consumatore. Si possono riconoscere quattro fasi principali, che sono rispettivamente: 1. Definizione di un questionario Il primo passo ha l'obiettivo di definire quali sono gli attributi di prodotto più importanti e quali sono i valori personali più importanti per i consumatori. Questa fase può essere particolarmente dispendiosa in termini di tempo. Per questa ragione è preferibile realizzare una indagine statistica su un campione di consumatori prestabilito, utilizzando un questionario semi-strutturato. I consumatori sono invitati a dare un punteggio a ciascun attributo della categoria selezionata e a ciascun valore. Essi devono rispondere a una serie di domande formulate tutte allo stesso modo, ovvero "quanto è importante per te...?". Il punteggio varia da 0 a 5, dove "0" significa "nessuna importanza" e "5" significa "massima importanza". 2. Raccolta dei dati provenienti dai questionari L'obiettivo di questa fase è quello di costruire una matrice di raccolta dati (Fig. 1.1) dove ciascuna riga rappresenta un consumatore e ciascuna colonna corrisponde ad uno specifico attributo o valore. Alla fine ci saranno tante colonne quanti sono gli attributi e i valori nel questionario. In tal senso, ciascun questionario raccolto rappresenta una singola riga della matrice. È di fondamentale importanza considerare ciascuna categoria di attributi separatamente, cioè, di realizzare una matrice indipendente per ciascuna di esse. Per esempio, se ci fossero R attributi appartenenti alla stessa categoria e S valori, allora il numero di righe totali della "matrice di raccolta dati" è R+S.
Fig. 1.1. Un esempio di matrice di raccolta dei dati 3. Analisi statistica dei dati A questo punto i dati raccolti devono essere analizzati statisticamente per individuare gli elementi (attributi, valori e collegamenti tra essi) da inserire nella mappa cognitiva finale. Le informazioni ricercate sono le seguenti:
A questo punto è utile chiarire la differenza tra "importanza" e "significatività" di una variabile. La prima si riferisce al punteggio totale che il campione di consumatori dà a un certo elemento, mentre "significatività" si riferisce al ruolo che la stessa variabile ha in relazione alle altre, calcolabile utilizzando una specifica analisi statistica chiamata analisi di correlazione canonica. La correlazione canonica fornisce la relazione tra due insiemi di variabili quando ciascun insieme è composto da almeno due elementi. Nell'analisi attributi-valori i due set di variabili sono composte rispettivamente uno dagli attributi e uno dai valori. L'idea alla base di questa tecnica è quella di eliminare la complessità riducendo il numero di variabili, senza perdere informazioni contenute all'interno degli insiemi di dati di partenza. Utilizzando questo strumento statistico è possibile selezionare i valori più significativi dalla lista di partenza, dal momento che abbiamo bisogno di ridurre il numero di valori da inserire nella mappa. Infatti troppe variabili limitano l'efficacia della mappa, specialmente se questi elementi non sono significativamente correlati alle caratteristiche del prodotto considerato. Al contrario è possibile considerate tutti gli attributi perché sono piuttosto pochi (cinque o sei per ogni categoria). L'ultimo tipo di informazione di cui abbiamo bisogno per costruire la mappa cognitiva è la forza dei legami tra tutti gli attributi della categoria selezionata e i valori personali selezionati. Prima di tutto è necessario costruire la "matrice di correlazione" (Fig. 1.2), cioè una matrice simmetrica dove le righe e le colonne rappresentano tutti gli attributi e i valori personali. Quindi bisogna selezionare il quadrante della matrice che contiene la correlazione tra le variabili, cioè quello con gli attributi sulle righe e i valori sulle colonne. Fig 1.2. Example of correlation matrix A questo punto si devono eliminare le colonne corrispondenti ai valori che non sono stati selezionati precedentemente. Il risultato è una "matrice di correlazione ridotta" (Fig. 1.3). Considerando il punteggio su ciascuna cella di questa matrice, è possibile determinare la potenza della relazione tra attributi e valori che incrociano la cella. Questi punteggi sono compresi tra 0 e 1, dove "0" indica che i due elementi che incrociano la cella non sono correlati in nessun modo, mentre "1" indica la correlazione massima. Per esempio, un punteggio 0,7 significa che la correlazione tra le due variabili che si incrociano è il 70% della correlazione perfetta (cioè della perfetta corrispondenza). Una buona regola potrebbe essere quella di considerare solo le celle che hanno un punteggio che hanno un punteggio maggiore di 0,3.
A questo punto abbiamo tutti gli elementi necessari per costruire la mappa cognitiva. Costruzione della mappa cognitiva finale Come affermato in precedenza, il risultato concreto dell'analisi attributi-valori è una rappresentazione grafica, sotto forma di una mappa cognitiva. In quest'ultima si devono rappresentare tutti gli attributi della categoria selezionata (quelli selezionati dai consumatori), i valori selezionati utilizzando il criterio di significatività e la relazione tra di essi. Rappresentazione degli elementi sulla mappa Fondamentalmente è necessario definire tre caratteristiche per ciascun elemento da inserire nella mappa, cioè forma, dimensione e colore. Riguardo attributi e valori Forma e colore: in termini pratici, le variabili sono rappresentate sotto forma di cerchi. È utile distinguere gli attributi dai valori usando, per esempio, colori differenti. Dimensione: la superficie di ciascuna variabile è proporzionale alla sua importanza relativa (calcolata secondo quanto visto in precedenza). In altri termini, è necessario individuare l'attributo più importante, al quale viene assegnata una certa dimensione sulla mappa. Le dimensioni dei cerchi che rappresentano gli altri attributi sono calcolati in modo proporzionale, utilizzando i loro punteggi relativi. È importante lavorare in modo indipendente sugli attributi e sui valori personali. Riguardo alle relazioni Sono rappresentate da frecce con colore e dimensione proporzionali al loro punteggio così come appare nella "matrice di correlazione ridotta". Per la scelta della dimensione e del colore corretti è sufficiente utilizzare il seguente schema. Layout della mappa Le variabili vanno posizionate sulla mappa seguendo due semplici regole (Fig. 1.5):
Inoltre, accanto alla rappresentazione grafica, sono state individuate chiavi di lettura della mappa, secondo quattro linee guida, cioè:
Ciascuna chiave di lettura può essere analizzata utilizzando uno schema analogo a quello proposto qui di seguito (Fig.1.6), dove gli attributi sono disposti sulle righe e i valori sulle colonne, così come nella "matrice di correlazione ridotta". Gli elementi sono ordinati secondo la loro importanza. Il numero di pallini in ciascuna cella rappresenta la potenza del collegamento tra l'attributo e il valore che si incrociano nelle cella. Fig. 1.6. Esempio di chiave di lettura I risultati ottenuti permettono di comprendere quali sono le caratteristiche di prodotto più importanti per il target di consumatori considerato e soprattutto per correlarli direttamente con l'intero set di valori personali che gli stessi consumatori vogliono soddisfare acquistando o utilizzando il prodotto. |
MATERIALE FORMATIVO |
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RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI |
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